Benvenuti nel mio mondo fantastico! Stoffe, fili, carte, colori, metalli, ogni materiale può essere trasformato in un sogno. Il mio compito sarà quello di darti una mano a realizzarlo.
La frittata con la Barba del Negus
La Barba di frate o Barba del Negus è una pianta dalle piccole dimensioni, annuale, presente abitualmente nelle zone costiere. Come altre meraviglie della nostra cucina, anche la barba di frate è conosciuta con altri nomi a seconda della provenienza geografica così in Umbria è detta agretto o riscoli , rospici o arescani nelle Marche, lischi o liscari in Romagna.
Ma ancora più interessante è il suo uso industriale come fonte di Soda sin dall’inizio del XIX secolo, estratta dalle sue ceneri dopo la combustione.
Quella che vi vado a descrivere è una semplicissima frittata. Una versione più saporita e naturalmente calorica, purtroppo non si scappa, ed una più leggera ma abbastanza saporita da risultare un’ottima alternativa, credetemi!
La cosa più noiosa, inutile nasconderlo, resta la pulizia. Armatevi di pazienza e tagliate le estremità legnose che si vedono bene nella prima foto. Durante la pulizia le ho sottoposte ad un primo lavaggio.
Avendo filamenti sottili e raccolti ho preferito immergerli in acqua e bicarbonato, si eliminerà con un paio di abbondanti risciacqui.
Per i miei uomini ho utilizzato 4 uova, del Parmigiano grattugiato, una abbondante porzione di Gorgonzola dolce riserva Baruffaldi ( divino), sale e pepe. Sbattete le uova fino ad ottenere un composto gonfio ed omogeneo, unite il sale ed il pepe a piacere. Aggiungete un’abbondante porzione di verdura e proseguite a mescolare, amalgamando il tutto. Unite il Parmigiano ed il Gorgonzola, con una paletta piatta in silicone riducete in crema il formaggio così che ogni filamento ne possa essere cosparso. Usate una buona padella antiaderente e non avrete bisogno di usare olio per il fondo, altrimenti ne basterà davvero poco che potrete stenderete anche sulle pareti con della carta da cucina. Il mio metodo prevede inoltre di coprire la padella con un coperchio durante la cottura così che la frittata, grazie al vapore, risulterà più gonfia e morbida. Se pure a dieta sono riuscita ad assaggiarne un piccolissimo boccone…ne è valsa la pena.
La mia frittata risulterà più leggera della prima ma con l’aiuto delle spezie acquisterà di gusto ed originalità. E’ una mono porzione abbondante: 2 uova, sale, Curcuma, formaggio di soia spalmabile. La prima fase è identica alla versione più ricca, la differenza è che al posto del pepe( che non amo) ho scelto la Curcuma, detta anche Zafferano delle Indie, ricca di proprietà antinfiammatori ed antiossidanti ma potrei continuare ancora per molto visto le tante proprietà benefiche di questa radice. Unite il formaggio di soia che amalgamerete senza difficoltà essendo già morbido e cremoso. Usate una padella più piccola altrimenti vi risulterà troppo sottile ed asciutta anche se userete il coperchio. Come vedete l’aspetto finale e quasi identico. Una frittata, più leggera, adatta agli intolleranti ai latticini o a chi, come me, deve sempre lottare con la bilancia.
Bon appétit! Che grande soddisfazione ricevere i vostri commenti anche per le mie ricette Maria Cristina Rosati, napoletana di nascita trasferita a Viterbo mi ha regalato la sua versione cotta in forno…gnam gnam
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok
Lascia un commento