La storia di Torsten Kremser

TORSTEN KREMSER_CHEAP IMPACT

Torsten Kremser è un ragazzo tedesco, ha un lavoro ben pagato ad Amburgo, un appartamento e un auto nuova: «La mia vita era in ordine, ma sentivo che qualcosa mancava. Avevo perso di vista i miei sogni. E ho capito che dovevo mettermi in moto  e realizzarli». Nel 2012, quindi, molla tutto per girare il mondo. Parte per l’Asia, ma dopo qualche mese vola in Africa per sfuggire alla stagione dei monsoni.

Dopo aver visitato 18 Paesi, la sua vita cambia durante un viaggio in Kenya. Qui conosce una donna africana di sessantadue anni, Mama Dolphine, il cui dolore per la perdita di due dei suoi figli nello stesso anno la spinge a riprendere in mano la sua vita. Si convince che dalle tragedie può nascere qualcosa di buono e che la sua esistenza ha ancora un senso, così progetta di creare un luogo accogliente per i numerosi orfani di Kisian, la città in cui vive, in Kenya.

Torsten rimane talmente commosso e colpito dalla sua storia che decide di aiutarla con la realizzazione dell’orfanotrofio, una struttura ecosostenibile capace di educare e offrire vitto e alloggio ai bambini orfani di genitori vittime di AIDS. Si attiva subito lanciando una prima campagna di raccolta fondi con la quale ricava (soprattutto grazie alla generosità dei suoi amici) 700 euro che servono per costruire le prime cupole a basso costo, mattoncino su mattoncino, fornendo ai bambini i primi alloggi e una classe con lavagna e computer. Nasce così il Korando Educational Center. Ma servono più fondi per completare il progetto, perciò il giovane tedesco dal cuore grande fonda Cheap Impact,un’organizzazione umanitaria per finanziare questo centro educativo che strizza l’occhio all’ambiente.

L’orfanotrofio s’ispira a un progetto di Steve Areen in Thailandia e si compone di strutture a quattro cupole, costruite da otto volontari alla volta, che contengono camere, bagni e una zona centrale usata come soggiorno e area sociale.

L’acqua è riscaldata tramite pannelli fotovoltaici che alimentano anche il sistema d’illuminazione a led. Le acque grigie dei bagni e della cucina irrigano il bosco e grandi lucernari favoriscono la ventilazione e un’ottima illuminazione naturale. Si prevede inoltre di costruire un digestore di biogas per trasformare il letame delle mucche e dei maiali in combustibile per cucinare.

I bambini e i ragazzi ospitati oggi nel Korando Educational Center sono 205 e tutti frequentano la scuola, fra loro vi sono anche piccoli maltrattati e abusati dai loro parenti ai quali il centro offre un rifugio sicuro.

Dice Torsten: “Abbiamo dato al centro una struttura unica. Lo scopo è attirare l’attenzione del mondo e ricevere supporto per rendere questo spazio sempre più ecosostenibile e farlo crescere per ospitare sempre più bambini vittime di violenze”.

Siti utili

https://www.facebook.com/cheapimpact.org/?fref=ts
http://cheapimpact.org/
http://www.torsten.me/

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